La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino riapre i battenti e viene interamente rinnovata trasformandosi nel luogo perfetto per ammirare opere d’arte di ogni linguaggio artistico.
Le collezioni permanenti sono stati mosse e riorganizzate per rendere la visita più allettante, interattiva e interessante agli ospiti, i quali ora possono seguire una guida attraverso le spettacolari sale della galleria e scoprire la storia delle opere esposte e degli artisti che le hanno prodotte.
Molta attenzione è stata data anche al rinnovamento tecnologico: la galleria offre ora la possibilità di partecipare a tour virtuali comodamente da casa e di visualizzare le precedenti versioni delle sale tramite le fotografie scattate negli anni, permettendo un salto indietro nel tempo.
La galleria aprì le porte nel lontano 1863 quando Torino era capitale del regno dei Savoia; da allora ha subito diverse trasformazioni artistiche e culturali che racchiudono la storia del cambiamento dell’arte in Italia e di come il gusto e la critica siano mutati negli anni. Tra i direttori più famosi alla guida della galleria torinese troviamo Pio Agodino, Emanuele d’Azeglio e Luigi Mallé.
Al secondo piano della galleria si trovano ora opere di Antonio Canova, seguite da quelle di Massimo D’Azeglio, la scuola di Rivara e Antonio Fontanesi, opere che raccontano il cambiamento artistico e culturale del diciannovesimo secolo. Scendendo al primo piano si arriva poi nelle sale dedicate agli artisti del ventesimo secolo, come Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Giacomo Balla e il celeberrimo Andy Warhol.
La nuova disposizione delle opere è pensata per raccontare inoltre il contesto socio-economico, la storia e la politica dell’epoca in cui vissero gli artisti, per aiutare i visitatori a capire da dove derivassero le esperienze artistiche e le idee alla base dei capolavori esposti.
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