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Arte e tendenze: come arredare con il colore del 2024

La celebre azienda USA Pantone, come tutti gli anni, ha proposto il colore di tendenza del 2024: si tratta del Peach Fuzz, una tenue e vellutata tinta pesca, che ispira calma e serenità, per ritrovare la pace della mente e l’equilibrio del corpo. Vediamo come poter integrare questo particolarissimo colore nell’arredo di pareti e ambienti della tua casa.

Poster e cornici

Per rinnovare una stanza, alle volte basta davvero poco. Se i tuoi muri sono spogli o decorati con quadri che non valorizzano il tuo arredo, prova una soluzione semplice e piuttosto economica: i poster artistici. Si tratta di stampe di alta qualità, corredate di cornici in diversi colori e materiali, che doneranno un tocco di eleganza contemporanea a qualsiasi stanza. Per cavalcare le onde delle ultime tendenze, scegli stampe con colore predominante pesca: può trattarsi di elaborazioni grafiche o di foto e disegni ispirati dalla natura.

Tende, tappeti e arredi per la zona giorno

Anche se il Peach Fuzz è un colore che si presta in modo particolare a definire gli ambienti della zona notte, questa tinta può essere un’ottima alleata anche per i complementi d’arredo del salotto o persino della cucina. Le tende color pesca (anche se di cotone leggero) fanno filtrare la luce creando caldi effetti cromatici nel resto della stanza. Anche un tappeto di questa tonalità, abbinato ai cuscini di un divano chiaro, crea da subito un’atmosfera di pace e leggerezza.

Decorazioni e natura

Il colore oggetto di questo articolo trova il suo corrispettivo più celebre in natura nei fiori di pesco, pianta antichissima, originaria della Cina e considerata il simbolo dell’immortalità. Una composizione di fiori di pesco finti, un delicato affresco a parete o una serie di barattoli e accessori di questo colore, possono ingentilire una cucina, donando un tocco di freschezza e novità, richiamando i profumi della primavera.

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Chirurgia plastica: l’arte di scolpire il corpo

C’è un filo sottile che unisce i professionisti del bisturi con gli artisti dello scalpello, i pittori e i maestri delle arti figurative: la ricerca della perfezione. Attenzione: non si tratta di una perfezione relativa ad alcuni canoni di bellezza prestabiliti, ma di un risultato che si sposi perfettamente con l’idea di chi crea (o modifica) un corpo umano. Da Prassitele, fino a Leonardo, Michelangelo, e Canova, sono innumerevoli gli artisti che si sono misurati con studi sul corpo umano e della sua rappresentazione.

In un mondo dove, per modificare il corpo per sentirsi più belle o più in armonia, è sufficiente rivolgersi a un bravo chirurgo e poter contare su protesi all’avanguardia come quelle presentate sul sito https://motiva.health/it/, ognuno diventa artefice della propria immagine. Si tratta di una piccola rivoluzione che ha contribuito a migliorare il benessere delle persone, come ad esempio coloro che si sono sottoposte all’asportazione del seno come parte di una terapia oncologica.

La mostra di Jonathan Yeo

Tra gli artisti di fama mondiale che hanno messo la chirurgia estetica al centro della loro produzione, troviamo Jonathan Yeo, che ha recentemente proposto una mostra completamente dedicata all’argomento, intitolata Skin Deep. I quadri di Yeo mostrano i pazienti prima, durante, e dopo l’intervento, per testimoniare sia il livello visibile (e quindi fisico) delle operazioni di chirurgia estetica, che quello più profondo, che racconta il vissuto psicologico dei pazienti.

Il seno: da sempre un simbolo di forza e identità

Al giorno d’oggi, l’operazione di chirurgia migliorativa più richiesta è la mastoplastica additiva. Il seno è un organo fondamentale per la donna, in quanto rappresenta non solo la sua femminilità, ma anche la capacità di nutrire. Nella storia dell’arte, il seno è stato rappresentato con valenza erotica solo in rare occasioni, molto scarse rispetto alle innumerevoli volte in cui vuole significare il potere della donna. Fra l’altro, le norme del pudore riguardo all’esposizione delle mammelle sono cosa recente, dato che risalgono solo al XIX secolo. Prima di allora, non era considerato affatto sconveniente.

È normale, quindi, che il desiderio di molte donne sia quello di poter contare su un seno piacente e che non porti troppo i segni del tempo che passa. Oggi, grazie ad aziende come https://motiva.health/it/, che producono protesi in silicone sicure e di alta qualità, avvicinarsi al proprio ideale di bellezza è, finalmente, ancora più semplice.

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Le nuove tendenze dell’arte contemporanea

In questo breve articolo andremo a vedere quali sono le tendenze dell’arte moderna che ne hanno caratterizzato le opere e come queste abbiano poi influenzato l’arte contemporanea e i movimenti artistici dei secoli successivi.

L’arte moderna infatti è uno degli stili più rappresentati ancora oggi, come si vede ad esempio nei lavori di Fabio Viale, scultore che dà nuova vita a famose opere rinascimentali ricoprendole poi di tatuaggi per creare marmi provocatori, spesso erotici.

Il periodo dell’arte contemporanea deriva da un forte cambiamento sociale e economico che vede la nascita di nuove classi di lavoratori, nuovi media e una rapida spinta alla crescita tecnologica e all’innovazione. Questa evoluzione culturale ha portato alla nascita di un tipo di arte sperimentale e contaminata dagli stili del passato, oltre che da una forte mescolanza multi-culturale legata a una prima globalizzazione.

L’arte moderna non potrebbe esistere senza le lezioni apprese dagli artisti precedenti. È tra le meno comprese e apprezzate di sempre, probabilmente perché una grande percentuale della popolazione ha perso interesse nella storia dell’arte e, di conseguenza, non conosce i valori e la derivazione dell’arte contemporanea fondamentali per capire e dar valore alle opere moderne.

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Dal 400 al neoclassicismo, le opere più apprezzate dai critici

Dopo aver parlato degli artisti e delle tecniche che hanno portato al cambiamento dell’arte e soprattutto della pittura nel ‘400, vogliamo ora soffermarci sulle opere che hanno caratterizzato quel periodo e ancora oggi vengono proposte sui più importanti libri di storia dell’arte.

La Flagellazione di Cristo – Piero della Francesca

Questo dipinto è parte del Palazzo Ducale di Urbino e viene annoverato tra le più famose e importanti opere del rinascimento, grazie alla perfetta attenzione posta sulle proporzioni geometriche tramite l’uso di una prospettiva impeccabile e di un’organizzazione dello spazio assolutamente geniale.

Il Cristo Morto di Mantegna

Mantegna, esposto nella Pinacoteca di Brera di Milano, ha toccato per secoli l’anima dei visitatori con la sua opera “Il Cristo Morto”, esempio perfetto dell’espressività della condizione umana scoperta nel ‘400 e della capacità del pittore di portarla alla luce tramite meravigliosi giochi di ombra e colore.

La Nascita di Venere

Tutti abbiamo visto almeno una volta questa spettacolare opera di Sandro Botticelli, ora esposta agli Uffizi di Firenze. La nascita di Venere è senza dubbio una delle opere più famose e caratteristiche di questo periodo artistico e dell’espressività dei pittori italiani dell’epoca.

David di Michelangelo

Non solo quadri ma anche sculture. Il David di Michelangelo è l’esempio perfetto dei risultati della ricerca anatomica del ‘400 e di come essa venne sfruttata dagli artisti per aumentare il realismo e la proporzione delle figure umane rappresentate.

La Gioconda

Lo sguardo più accattivante e famoso del mondo, esposto al Louvre di Parigi, è la Gioconda di Leonardo, quadro enigmatico che continua a meravigliare ed ispirare le nuove generazioni di artisti di tutto il mondo.

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Arte moderna, come cambia la pittura nel ‘400

La nascita della prospettiva fu uno dei fattori fondamentali che vide sbocciare la nuova arte figurativa del ‘400, con il conseguente miglioramento delle proporzioni spaziali e della veridicità delle opere pittoriche dell’epoca. Accanto a essa troviamo la ricerca anatomica e della proporzione nella forma umana e animale, oltre che la espressività emotiva dei volti rappresentati.

Nel Rinascimento l’arte si trasforma, poiché a cambiare è il modo di pensare degli artisti: essi vedono il mondo che li circonda sotto una nuova lente, attribuendogli nuovi colori e sfumature.

Vediamo ad esempio il quadro San Giorno e il drago, dipinto da Paolo Uccello nel 1456, opera nella quale la prospettiva viene utilizzata perfettamente: il pittore sceglie di non sviluppare alcuna profondità nei soggetti nonostante questa tecnica fosse già presente e sfruttata in molti altri quadri, come la Crocefissione di San Pietro di Masaccio del 1426.

Altre opere dell’epoca ritenuta interessanti per la cura posta sulla figura e la condizione umana sono la Madonna in trono col Bambino e Angeli musicanti del 1405 di Gentile da Fabriano e Sant’Anna Metterza del 1426 del Masaccio. Il primo dipinto sfrutta la stratificazione dei colori per creare fantastici giochi di ombre e luce, mentre Masaccio basa i volti sullo studio dell’anatomia e della struttura ossea.

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Arte moderna, dal ‘400 al ‘500

Come si presentava l’arte nel ‘400

L’arte nel ‘400 subisce una veloce e forte evoluzione che porta gli artisti a scoprire nuove tecniche che rendono la costruzione degli spazi molto più realistica (la prospettiva è una di queste). Inoltre, gli artisti iniziano a inseguire quell’espressività dei visi e della posizione del corpo dei soggetti che diventerà elemento principale delle opere del secolo successivo.

La maggior parte degli artisti più famosi di questo periodo sono italiani: Leonardo da Vinci, Brunelleschi, Lotto, Michelangelo e Raffaello. L’opera più caratteristica e rappresentativa di questo periodo è l’affresco nella volta della Cappella Sistina dipinta da Michelangelo.

Nel ‘400 tutti i linguaggi artistici si “parlano” e trovano un accordo nel tipo di opere e soggetti da rappresentare, dando ampio spazio a quelli religiosi visto che la chiesa cattolica è finanziatrice di tutti gli artisti più importanti dell’epoca.

L’arte del ‘500, il Caravaggio

In questo periodo l’arte punta su due fattori fondamentali: i colori tonali e la perfezione del disegno, volta soprattutto ad aumentare l’espressività dei soggetti rappresentati. Maestro in questo campo è Caravaggio, le cui opere dominano il secolo e rimangono a oggi tra le più famose di sempre.

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La rinnovata Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino riapre i battenti e viene interamente rinnovata trasformandosi nel luogo perfetto per ammirare opere d’arte di ogni linguaggio artistico.

Le collezioni permanenti sono stati mosse e riorganizzate per rendere la visita più allettante, interattiva e interessante agli ospiti, i quali ora possono seguire una guida attraverso le spettacolari sale della galleria e scoprire la storia delle opere esposte e degli artisti che le hanno prodotte.

Molta attenzione è stata data anche al rinnovamento tecnologico: la galleria offre ora la possibilità di partecipare a tour virtuali comodamente da casa e di visualizzare le precedenti versioni delle sale tramite le fotografie scattate negli anni, permettendo un salto indietro nel tempo.

La galleria aprì le porte nel lontano 1863 quando Torino era capitale del regno dei Savoia; da allora ha subito diverse trasformazioni artistiche e culturali che racchiudono la storia del cambiamento dell’arte in Italia e di come il gusto e la critica siano mutati negli anni. Tra i direttori più famosi alla guida della galleria torinese troviamo Pio Agodino, Emanuele d’Azeglio e Luigi Mallé.

Al secondo piano della galleria si trovano ora opere di Antonio Canova, seguite da quelle di Massimo D’Azeglio, la scuola di Rivara e Antonio Fontanesi, opere che raccontano il cambiamento artistico e culturale del diciannovesimo secolo. Scendendo al primo piano si arriva poi nelle sale dedicate agli artisti del ventesimo secolo, come Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Giacomo Balla e il celeberrimo Andy Warhol.

La nuova disposizione delle opere è pensata per raccontare inoltre il contesto socio-economico, la storia e la politica dell’epoca in cui vissero gli artisti, per aiutare i visitatori a capire da dove derivassero le esperienze artistiche e le idee alla base dei capolavori esposti.

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Arte moderna in Italia, gallerie da non perdere

Galleria Six Milano

Nata nel 2007, Galleria Six è una delle più recenti installazioni artistiche italiane ad aver raggiunto il successo. Ora di sede a Milano, si contraddistingue dalla concorrenza per la grande varietà di linguaggi artistici e media esposti al suo interno. Nella Galleria Six si possono ammirare le opere di Terry Atkinson, artista annoverato tra i fondatori di Art & Language.

Magazzeno Art Gallery Ravenna

Magazzeno di Ravenna sta spingendo da anni per promuovere l’arte moderna in una città dove è l’arte antica a farla da padrone. Al suo interno troviamo esposizioni dedicati all’arte urbana e sale che mettono in risalto opere grafiche e illustrative di giovani artisti emergenti.

La mostra cambia di mese in mese, dando spazio ogni volta a opere diverse provenienti anche dal panorama internazionale, e gli allestitori hanno il pregio di dare libero sfogo alla genialità di pittori e scultori contemporanei.

Galleria Carla Sozzani Milano

Aperta nel 1990 e situata all’interno del Luxury Store di Corso Como, la galleria Carla Sozzani di Milano è tra le più rinomate d’Italia e ritenuta all’avanguardia grazie all’offerta artistica, culinaria e musicale. La maggior parte della collezione è dedicata alla fotografia internazionale ma ampio spazio viene offerto anche ai talenti della nostra penisola. Tante le mostre allestite ogni anno.

Questa galleria è una tappa obbligata per tutti gli amanti dell’arte che scelgono di passare una giornata a Milano.

Galleria P420 Bologna

Proprietari della galleria P420 sono due ingegneri che hanno scelto di dedicarsi all’arte per esporre opere concettuali e minimaliste. Il risultato è una galleria attiva, giovane, attuale e accattivante, che mostra opere nuove, uniche e sempre più particolari, lasciando spazio di espressione a tutti gli artisti emergenti che non trovano sfogo nell’ambito dell’arte classica.

Galleria Sant’Andrea de Scaphis Roma

La sede della galleria Sant’Andrea de Scaphis è una vecchia chiesetta sconsacrata, edificio che dà a questa mostra artistica un’atmosfera davvero unica. La sua nascita deriva dalla mente geniale del gallerista Gavin Brown, americano famoso nel mondo per la capacità di creare nuove mostre senza mai sbagliare un singolo investimento.

Al suo interno vengono organizzati spettacoli dal vivo tra cui concerti e opere teatrali, show fotografici e qualunque progetto ritenuto interessante dallo stesso Brown.

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Le migliorie gallerie italiane dedicate all’arte moderna

Studio Trisorio, Napoli

Lo Studio Trisorio di Napoli è una galleria che, sin dalla sua concezione, ha dato spazio agli artisti e alle opere del territorio campano lasciando posto alla sperimentazione. Lo studio ha aperto i battenti nel 1974 e da quel momento ha continuato a espandersi, ospitando opere appartenenti a linguaggi artistici di ogni tipo: al suo interno troviamo infatti quadri, sculture, fotografie e spettacolari installazioni visive che mescolano tecnologia e tradizione per creare effetti strepitosi ed esplosivi. Molto interessanti soprattutto le opere di Francesco Arena, Marisa Albanese e Fabrizio Corneli, tutti artisti campani che danno valore alla regione e mettono in risalto la creatività della popolazione campana.

La galleria permette inoltre di partecipare a tour virtuali da PC e dispositivi mobili nei quali una audio guida presenta ogni sala e racconta le opere esposte.

Metronom, Modena

Oltre a essere una rinomata galleria d’arte, Metronom si propone anche come casa editrice. I modenesi di Metronom puntano soprattutto sull’arte visiva e sulla sperimentazione culturale contemporanea. I loro allestimenti danno risalto sia ad artisti italiani che internazionali, come ad esempio Christo Andrew con la sua opera intitolata Encrypted Purgatory.

Metronom ha lanciato un meraviglioso progetto chiamato Generazione Critica, che la vede organizzare ogni anno un convegno dedicato ai critici d’arte a cui mette a disposizione il palcoscenico per esprimere la loro opinione sui nuovi movimenti e le nuove tendenze degli artisti del momento.

La galleria, o meglio la sua divisione editoriale, gestisce anche Metronom Books, sezione dedicata ai libri d’artista pensata per realizzare edizioni speciali e limitate lasciando la direzione in mano agli autori stessi.

Galleria Mazzoli, Modena

Ci troviamo ancora a Modena, questa volta nella galleria Mazzoli, istituzione rinomata nel mondo dell’arte con due sedi anche in Germania. Nel 1981 fu la prima galleria europea a ospitare le opere di Basquiat e nel 2020 ha lasciato gli spettatori senza fiato grazie alle sculture sonore di Alessandro Sciaraffa, ora esposte a Düsseldorf.

Contemporary Cluster Roma

Contemporary Cluster è, come suggerito dal nome, un guazzabuglio di discipline artistiche diverse. Al suo interno si uniscono design, moda, musica e architettura in un connubio artistico che stimola tutti i sensi sorprendendo gli ospiti a ogni nuova esposizione. La sua sede è nel Palazzo Brancaccio, dove ci si può inoltre fermare per gustare un ottima colazione al Caffè Specialty e acquistare libri nella speciale libreria gestita da Edicola 518.